QUANDO IL DUBBIO DIVENTA PATOLOGICO

QUANDO IL DUBBIO DIVENTA PATOLOGICO

Il dubbio patologico è un problema molto diffuso nella società moderna, poiché l’uomo, nel corso degli anni, si è illuso di poter controllare tutto attraverso il ragionamento ed ha utilizzato la razionalità per fronteggiare le proprie insicurezze.

Oggigiorno siamo spesso assaliti da dubbi, domande e siamo costantemente alla ricerca di risposte che possano placare la nostra sete di certezze.

Tutto ciò è utile se applicato a questioni razionali, per le quali il ragionamento può aiutare a sciogliere i dubbi, ma diventa una trappola nel momento in cui lo si applica a questioni che nulla hanno a che vedere con la razionalità, come ad esempio, emozioni, dubbi relazionali, dubbi sentimentali, domande esistenziali.

Pertanto, il dubbio non è patologico di per sé, anzi, spesso è il trampolino di lancio per il pensiero creativo, per crescere e migliorare; tuttavia, se si irriggidisce diventa la molla del pensiero ossessivo (G. Nardone).

Il dubbio diventa patologico

quando si cerca costantemente di dare risposte certe a domande alle quali non si può rispondere attraverso il ragionamento. Questo apre la porta ad altre domande che condurranno ad altre risposte non soddisfacenti, che a loro volta, condurranno ad ulteriori domande, e così via, fino ad arrivare a bloccare il soggetto nei suoi dubbi e nella sua incertezza.

Si instaura così un circolo vizioso nel quale il soggetto si intrappola nel tentativo di dare risposte corrette a domande indecidibili.

Le domande indecidibili

alle quali non si può dare alcuna risposta razionale sono:

  • Domande esistenziali o che non possono avere soluzione. Es. ci sarà una vita dopo la morte? Mi tradisce o no? Finirà la nostra storia? Etc..
  • Domande alle quali non si può rispondere razionalmente perché coinvolgono le emozioni o le sensazioni. Es. Sono innamorato o no? Provo attrazione o no? Mi posso fidare?

Il tentativo di rispondere razionalmente a domande irrazionali blocca e limita il soggetto, facendolo precipitare in un vortice di domande e risposte, domande e risposte, che conducono ad una incertezza assoluta.

Come si interviene?

La terapia per il dubbio patologico consiste nell’aiutare l’individuo a sentire, e poi capire, che ciò che sta facendo sta alimentando il suo problema, piuttosto che risolverlo.

Attraverso manovre costruite ad hoc per tale patologia, si guida il soggetto a bloccare le sue tentate soluzioni disfunzionali, con l’obiettivo di riorientare il dubbio patologico in un dubbio funzionale, che scioglie le domande e permette di fare un passo avanti.

“Quando l’insicurezza in cerca di certezza ci domina, il pensiero diviene il nostro nemico” (Krishnamurti)

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